giovedì 22 marzo 2018

P/CVE, lavorare coi giovani e le vittime del terrorismo: esperienze, criticità e prospettive in Italia

ABSTRACT:
I primi progetti italiani sulla prevenzione dell'estremismo violento sono iniziati nel 2012 sulla base dell'esperienza dell'Autore nel quadro dei lavori del Radicalization Awareness Network (RAN), istituito dalla Commissione Europea nel 2011, e Aiviter, le più grande associazione di vittime del terrorismo in Italia. Il gruppo di lavoro RAN sulla Voce delle vittime del terrorismo ha evidenziato nella sua attività durante 4 anni (pubblicati nel suo manuale) le principali questioni per sviluppare le (pre)condizioni per consentire alle vittime di diventare sopravvissuti attivi promotori di narrative alternative, da utilizzare nei programmi scolastici e nelle attività di P/CVE (prevention / counter violent extremism). Gli scopi principali dei progetti italiani erano (e lo sono tuttora) rafforzare il pensiero critico dei giovani e le competenze utili a consentire loro di affrontare la propaganda e la disinformazione attraverso l'uso pedagogico delle testimonianze/voci delle vittime. La descrizione dei progetti italiani realizzati a Torino è accompagnata dalla segnalazione dei loro punti deboli e delle loro criticità. L'A. sottolinea, infine, diversi punti per migliorare sia la valutazione della metodologia dell'impatto nell'attività didattica che le politiche pubbliche italiane sulla resilienza per le comunità e le vittime del terrorismo.


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